domenica 11 dicembre 2016

La Germania è veramente vostra amica


A Gino Boccasile, considerato il più bravo cartellonista della Repubblica Sociale, venne commissionato un manifesto che mettesse in buona luce i nazisti presso la popolazione civile. Nacque così il nazi sorridente, con la mano tesa e il titolo: “La Germania è veramente vostra amica”. Stampato a cura della Wehrmacht e distribuito dal Nucleo Propaganda della R.S.I. nell’ambito della “guerra psicologica”, la forza espressiva di questo messaggio dimostra tutta l’abilità creativa di Boccasile e la sua cura nel rappresentare i particolari. Il soldato tedesco sembra veramente uscire dal manifesto per venire incontro a chi guarda.

Certo, nell’Italia di quei giorni, tra rastrellamenti, requisizioni e fucilazioni, si può immaginare quanti passanti fossero disposti a dar credito a quei manifesti! Testimoni raccontano che poco dopo la prima pennellata di colla sui muri, i manifesti repubblichini venivano strappati e gettati per terra. Doppiamente puniti: per quel che rappresentavano e per la menzogna che raccontavano. Carlo Chevallard, che in quegli anni tenne un diario, scrisse in proposito: “8 maggio 1944. A Torino sono comparsi tra i tanti, dei manifesti raffiguranti un sorridente viso di soldato tedesco in atto di tendere una mano leale verso il passante, colla scritta ‘La Germania è veramente vostra amica!’. Curiosa questa amicizia che, per esser dimostrata ricorra a manifesti murali”.

L’immagine risultava involontariamente umoristica per la radicale incoerenza tra il messaggio positivo che proponeva e l’evidenza dell’amara realtà. C’è chi ha fatto notare l’analogia tra la comicità involontaria del manifesto repubblichino e le parole di Angela Merkel quando si recò in visita ad Atene dopo la cura prescritta dalla Troika. Allora aveva esordito nella conferenza stampa congiunta con il premier greco dicendo: “Sono qui come alleata e amica…”, mentre in strada i greci, martoriati dalle barbare politiche di austerità, indossavano divise naziste e bruciavano bandiere con la svastica. Evidentemente frau Merkel per effettuare quella visita così imbarazzante doveva essere convinta della giustezza della propria posizione, come del resto lo sono gran parte dei tedeschi. Ci sono dei motivi che spiegano quel loro convincimento e presto ne parleremo. Ciò non toglie che soprattutto nei Paesi mediterranei cresce l’insofferenza e gli antichi ricordi certo non aiutano. Ha scritto Barbara su un social: “La Germania inizia le guerre, distrugge nazioni e vite, e poi però le perde. Ora è in guerra contro l’Europa. Poteva avere una posizione di guida ed invece ha preferito lo scontro. Ottusi e testardi, i tedeschi come al solito manifestano la loro solita natura. Non ci resta che attendere la fine della guerra e la loro resa”.

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